sabato 6 novembre 2010

Recensione film Benvenuti a Zombieland


Benvenuti a Zombieland
Di Ruben Fleischer (2009)

Vi è mai capitato di infuriarvi coi personaggi di un film horror? Il classico “aprire la porta che non doveva essere assolutamente aperta” oppure sparare al mostro di turno, senza controllare che sia effettivamente morto, per poi ritrovarselo alle spalle? Errori in cui, nella maggior parte dei casi, il semplice buon senso non ci farebbe mai cadere. Eppure nella filmografia recente, quella hollywoodiana in particolare, situazioni o comportamenti totalmente assurdi si ripresentano senza soluzione di continuità. Bene, questo Benvenuti a Zombieland risolve finalmente l’annosa questione della stupidità cronica da pellicola dell’orrore.

Il protagonista, Columbus (Jesse Eisenberg), è un ragazzino del college come tanti, sfigato con le ragazze, asociale e completamente nerd. Niente di più distante dal clichè dell’eroe medio da film americano. Ciononostante, con dei piccoli accorgimenti quali “sparare sempre due volte”, “controllare il sedile posteriore” e soprattutto “NON fare l’eroe”, il nostro amico se la cava molto meglio di qualunque belloccio tutto muscoli. Gli Stati Uniti sono diventati ormai Zombieland, a causa di una mutazione del virus della mucca pazza, e la maggior parte della gente vaga per le strade bramosa di carne umana. Columbus, di cui non sapremo mai il vero nome, sta tentando di raggiungere la sua città natale, Columbus in Ohio. Lungo la strada, visto che una delle sue regole recita “trovati un compagno tosto”, il ragazzo incontra uno dei personaggi più divertenti e meglio riusciti della storia del cinema: Tallahassee (Woody Harrelson, il Mickey di Natural Born Killers). Costui è alla disperata ricerca di una merendina Twinkie, e, nel frattempo, si diletta a massacrare non – morti nelle maniere più creative possibili.

La strana coppia si imbatte in due sorelle, Wichita e Little Rock, una della quali è stata morsa da uno zombie, e, per questo decisa a uccidersi. I due danno loro un fucile per permetterle di farla finita, ma scoprono, loro malgrado, di essere stati fregati per bene, in quanto nessuna delle furbe sorelline è stata infettata. Derubati di macchina e armi, Columbus e Tallahassee si dirigono mestamente alla città più vicina, ma fortuna vuole che trovino un Hummer, di proprietà di un deceduto “texano cafone”, ovviamente stracolmo di fucili  Rimessisi in cammino, i due incontreranno nuovamente le due ladre, solo per farsi infinocchiare un’altra volta. Il mal assortito quartetto, dopo un diverbio non proprio pacifico, deciderà di partire alla volta del parco divertimenti di Pacific Playland, a Los Angeles in California, dove sembra non ci siano zombie. Ma molte sorprese aspettano i nostri eroi nella città delle star, non ultima l’apparizione di Bill Murray in veste non – morta.

Benvenuti a Zombieland è una pellicola divertentissima e dagli spunti originali: la storia ricalca leggermente il copione di tanti altri film zombieschi, ma i quattro protagonisti, le uniche persone vive durante tutta la storia, si comportano come chiunque farebbe in una situazione del genere. Non vedrete nessun “Oddio, hai sentito quel rumore? Corriamo a vedere!” solo per gettarsi nelle fauci del mostro di turno, nessuna azione eroica completamente priva di logica. Un esempio: prima di entrare in un posto chiuso, è meglio fare rumore per attirare eventuali zombie all’esterno o infilarcisi a capofitto senza la minima strategia?

Oltre a queste intelligenti trovate, la trama scorre ottimamente per tutti gli 80 minuti di film, intervallata da continue battute e sketch esilaranti, ma non lesinando sulle sequenze più propriamente horror. La parte del leone la fa, naturalmente, il duro Tallahassee, una inesauribile fonte di genialità e frasi che sono delle vere perle di tostaggine. Dopo questo film, vi ritroverete a rispondere al primo che avrà da ridire: “Vuoi provare la potenza del mio pugno?”.

L’unico rammarico è che un grande film come questo sia stato pubblicizzato pochissimo nel nostro paese, a scapito di pellicole magari più note, ma tecnicamente di livello inferiore. Insomma, invece di farvi bidonare dall’ennesima trama trita e ritrita, guardate senza indugio Benvenuti a Zombieland, un vero e proprio capolavoro filmico in miniatura. Oppure volete provare la potenza del mio pugno?

Voto: 9/10
Voto Trash: 7/10

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