martedì 9 novembre 2010

Recensione film The Twilight Saga: New Moon


The Twilight Saga: New Moon
Di Chris Weitz (2009)

La saga di Twilight, sia in versione romanzo che in quella cinematografica, conta milioni di appassionati in tutto il mondo ed è ormai diventata un fenomeno di culto. Incuriosito da tutta questa attenzione mediatica, ho deciso di toccare con mano come fosse realmente questa tanto osannata serie. Dopo un breve riassunto della prima pellicola, mi sono gettato, sempre coadiuvato dai miei fedeli compari cinefili, nella visione. La conclusione, dopo due ore e rotte di film, è che, se questo è un grande romanzo dei tempi moderni, allora la civiltà umana si trova sull’orlo del baratro.

I protagonisti della storia sono la introversa liceale Bella Swan (Kristen Stewart), perdutamente innamorata del vampiro Edward (Robert Pattinson) e il terzo incomodo Jacob (Taylor Lautner), amico indiano di lei, che segretamente vorrebbe provarci, ma non ha il coraggio in quanto sfigato della situazione. Il film si apre con il diciottesimo compleanno di Bella, che già si sente una vecchia; per stare per sempre a fianco del suo innamorato (e finalmente trombarselo) vorrebbe a tutti i costi diventare vampiro. Edward, però, non è dello stesso avviso, non volendo dannare l’anima di lei ma, soprattutto, condannandosi a stare con la stessa donna per l’eternità, il che è piacevole fino ad un certo punto.

Alla festa di compleanno a casa vampiro, Bella si taglia con la carta da pacchi e, alla vista del sangue, uno dei convenuti sbrocca alla vista del sangue. Edward, dopo l’episodio, decide di lasciare il suo amore, per non metterla in pericolo, con grande disappunto di lei, che se prima era un’asociale, ora regredisce alle funzioni vitali di un protozoo. Bella, disperata per la perdita del suo tesoro, scopre di avere delle visioni di Edward ogniqualvolta rischia la vita e, perciò, decide di cacciarsi nelle situazioni più assurde solo per farsi fare una ramanzina (“Bella, prima di attraversare la strada guarda a destra, poi a sinistra e poi di nuovo a destra” etc). Decisa a farsi del male a tutti i costi Bella ingaggia l’amico Jacob per riparare una moto e poi schiantarsi, tutto ovviamente a gratis, per l’antica legge del “tira più un pelo di…”.

Il ragazzo si innamora perdutamente della sua schiavista, che lo usa come zerbino per alleviare la pena per la scomparsa di Edward. Si scopre poi che il buon Jacob è un licantropo, a causa di un gene della sua tribù, e ciò lo autorizza a girare a petto nudo giorno e notte, nonostante siamo alla frontiera col Canada. Bella, proprio quando sta per mollarla al nostro lupetto, viene informata che il suo innamorato non può vivere senza di lei. Per questo vuole farsi uccidere dai Volturi, i vampiri anziani che abitano dentro il palazzo del comune di Volterra… Sì, Volterra in provincia di Pisa… La ragazza pianta in asso senza problemi Jacob, giustamente un tantino scocciato dal tutto, e parte senza indugio per l’Italia. Riuscirà a ritornare nelle braccia del suo emaciato amore? Considerato che sono in produzione altri tre film, credo che la risposta sia abbastanza scontata.

Questa saga, oltre ad avere una trama degna del peggior romanzo Harmony, stravolge completamente tutti i crismi di due mostri sacri (scusate il gioco di parole) della cultura horror. I vampiri una volta non potevano uscire alla luce del sole, pena la carbonizzazione? Qui semplicemente emetteranno delle lucette da tutto il corpo, fra le risate di tutti i presenti. Il lupo mannaro di solito si trasformava in una bestia assetata di sangue solo quando c’era la luna piena? Sbagliato, può trasformarsi in un lupo gigante anche se è mezzogiorno, mantenendo al contempo tutto il suo savoir faire.

Nei 130 minuti di pellicola, ogni cosa procede con una lentezza imbarazzante e i momenti in cui vi risveglierete
dal coma si contano sulle dita di una mano. La maggioranza delle scene è ad uso e consumo del pubblico di adolescenti arrapate, con la mostra continua dei pettorali scolpiti e glabri dei due protagonisti maschili, seminudi anche nei momenti più assurdi. La recitazione è quanto di più finto e innaturale si sia mai visto: le espressioni dei personaggi sono rigidissime e ogni movimento è una posa da catalogo di moda. Particolarmente irritante è l’attrice che impersona Bella, con la stessa smorfia fra lo schifato e lo stupito, per tutta la durata del film.

Non si spiega come possa avere tutto questo successo una pellicola così banale e artificiosa, classificandola addirittura come una grande saga. In sostanza, un film forse adatto a qualche liceale con la passione per il dark (non se la prendano le liceali dark), a patto che, una volta cresciute, si bruci il dvd.

Voto: 4/10
Voto Trash: 6/10

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