lunedì 25 ottobre 2010

Recensione fumetti Batman: il lungo Halloween


Batman: Il lungo Halloween
Jeph Loeb – Tim Sale
Planeta De Agostini - 2007
376 pagine a colori – 25 €

Gotham City è una città corrotta e ogni attività, lecita e non, fa capo al boss mafioso Carmine Falcone. La giustizia, ormai diventata merce rara, porta il mantello di Batman. Ma nemmeno il Cavaliere Oscuro, pur avendo come alleato il commissario di polizia Gordon, può sperare di far crollare questo impero criminale con le sue sole forze, dato che nessun giudice si permetterebbe di pestare i piedi al più pericoloso gangster della città. Nessuno tranne un giovane procuratore desideroso di porre fine al regno di Falcone, che risponde al nome di Harvey Dent. Sul tetto della centrale di polizia, davanti al celebre Batsegnale, tre uomini, decisi a riportare la legge a Gotham, stringeranno un patto per far cadere “Il Romano”, Carmine Falcone. A portare il caos in città sarà, però, un’altra persona: Batman dovrà dare a fondo a tutte le sue doti di “miglior detective del mondo” per scoprire chi si nasconde dietro la maschera del serial killer Holyday. Questo maniaco misterioso uccide metodicamente i personaggi di spicco della malavita ghotamita ad ogni festività, iniziando da Halloween, sempre con la stessa arma e lasciando sul luogo del delitto un oggetto simbolo di quella ricorrenza (una zucca, un pupazzo di Natale etc). Nessuno è esente da essere il sospettato, persino Bruce Wayne o Harvey Dent stesso.

Questa è la premessa di una delle migliori storie di Batman mai scritte e disegnate, prodotta da una coppia collaudata, Jeph Loeb e Tim Sale, padri di altre ottime storie quali Hulk: Grigio e Superman: Kryptonite. Loeb scrive una storia intrigante, degna del migliori gialli, che tiene incollato il lettore sino all’ultima pagina per capire chi sia in realtà il colpevole. Durante tutta la vicenda l’autore riesce a inserire man mano i vari avversari dell’uomo pipistrello, primo fra tutti un Joker magistralmente disegnato da Sale, che ne esalta la follia esasperandone le caratteristiche fisiche e le movenze. Altri comprimari che compariranno sono l’ipnotica Poison Ivy, gli psicopatici Spaventapasseri e Cappellaio Matto e la seducente Catwoman, sempre in bilico fra l’essere un’alleata o un’avversaria.

I dialoghi di Loeb si rifanno molto allo stile noir di Miller e riescono a coinvolgere e appassionare il lettore in maniera eccellente e i disegni di Sale, con il suo tratto particolarissimo e quasi minimale, si adattano ottimamente a ciò che l’autore vuole trasmettere, mostrandoci una Gotham City oscura e opprimente, con un potenziale pericolo dietro ad ogni angolo. Il ritmo della narrazione e del disegno vanno all’unisono, ora rallentando nei momenti di riflessione, ora procedendo ad un ritmo serrato nelle scene d’azione. Degne di nota sono le meravigliose splash pages, non ultima quella che ci rivelerà alla luce di una torcia il vero volto di Holyday.

Una citazione speciale va alla storia di Harvey Dent, del quale l’autore ci mostra la ferrea volontà di giustizia, ma l’altrettanto forte contrasto fra questa determinazione e l’obbligo di rimanere all’interno dei binari della legalità. Questa lotta interiore esploderà alla fine quando, durante un processo, gli verrà gettato in faccia dell’acido, sfigurandolo parzialmente e facendolo divenire l’assassino schizofrenico Due Facce.

L’edizione della Planeta è un ottimo cartonato, arricchito da tutte le copertine della serie e da una lunga intervista agli autori e al regista dell’ultimo Batman, Chris Nolan, che ammette che Il Lungo Halloween è stata la maggior fonte di ispirazione del suo The Dark Knight.
Se quello che vi può fermare è il prezzo, state sicuri che i soldi varranno ogni singola pagina.

Voto finale: 9/10

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