mercoledì 27 ottobre 2010

Recnsione fumetti Atomic Robo volume 3


Atomic Robo volume 3, L’ombra del tempo ignoto  
Brian Clevinger - Scott Wegener
ReNoir comics - 2010
150 pagine a colori - 15 €

“E’ come un Hellboy più leggero”. Questa è una delle impressioni più comuni che vengono in mente quando si legge per la prima volta Atomic Robo. L’autore stesso, Scott Wegener, nell’introduzione fa notare che, se gli avessero dato un nichelino per ogni volta che questa frase è stata ripetuta, a quest’ora starebbe su una spiaggia in Messico.
Molte sono le affinità che legano Atomic Robo alla creatura di Mike Mignola: elementi soprannaturali e mostri alla H.P. Lovercraft (che in questo volume addirittura compare ed è posseduto a sua volta da una creatura pan dimensionale), l’appartenenza a un’agenzia che si occupa di tenere questi esseri quanto più lontano possibile dall’umanità, l’invulnerabilità del protagonista e la sua ironia anche nelle situazioni più spaventose e impressionanti, e i soliti nazisti folli e desiderosi di conquistare il mondo.

Ciononostante, se nelle storie di Hellboy sono presenti moltissimi elementi di folklore e misticismo delle più diverse culture, il tutto circondato da un’aura di cupezza e quasi di pessimismo, l’opera di Clevinger e Wegener ha toni molto più leggeri e scanzonati, prendendo le distanze dal fumetto che probabilmente lo ha ispirato e creandosi un universo proprio, più positivo e ironico, che non può fare a meno di appassionare il lettore. Robo è un personaggio carismatico e divertente e riesce a strappare un sorriso anche quando è a rischio la continuità stessa della realtà.

In questo terzo volume il protagonista sarà costretto ad affrontare una creatura partorita letteralmente dalla mente di un giovane H.P. Lovercraft, che Robo dovrà affrontare per ben quattro volte dal 1926 ai giorni nostri, in quanto l’essere esiste in ogni dimensione e tempo. La trama all’inizio può sembrare molto intricata e complessa, ma viene via via chiarita dall’autore, per arrivare ad un finale a sorpresa, che ricongiunge tutti i punti lasciati in sospeso nel corso della storia.

I disegni di Scott Wegener sono di ottima fattura e, pur richiamando molto lo stile di Mignola, rimangono fedeli all’aria di spensieratezza della storia e del protagonista, con tavole luminose e colori accesi. In conclusione un acquisto consigliatissimo, che non potrà fare a meno di piacere a tutti gli appassionati del fumetto d’avventura e non.

Voto 8/10

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